sabato 15 dicembre 2012

bah..

perchè mi fate uscire

voglio restare chiusa in casa da sola e non mangiare più.

Mi bruciano gli occhi ma non ho voglia di dormire,
perchè so che poi devo svegliarmi.

domenica 9 dicembre 2012

Conati

Mi è stato regalato un diffusore bellissimo di profumo per la stanza, me lo stavo godendo e... la coinquilina cucina qualcosa di indefinito e un'odore di soffritto di cipolla si espande per tutta la casa.
Forza diffusore, copri tutto, ce la puoi fare!
Questo weekend ho temuto per l'integrità del mio stomaco per tutto il cibo che ha dovuto contenere.

Sono stanca, alla fine sì, sono stanca.
Mi sento pesante, come se la forza di gravità mi tirasse a terra più del solito.

A volte mi siedo sul pavimento e guardo il soffitto e penso...
a niente. In realtà faccio quasi sempre cose senza senso.



Questo fottuto odore di soffritto se ne deve andare.

giovedì 6 dicembre 2012

berrei anche ora

Non riesco a pensare troppo in questi giorni
finchè sento la fame va tutto bene
domani sera si beve, e quindi andrà ancora meglio

lunedì 3 dicembre 2012

Gonfiore

Odio stare in questa casa.
Odio che.


Mi sto smaltando le unghie con un regalo che vale più della mia testa.
Ho le mani ghiacciate.

Sarebbe stato meglio se fossi del tutto diversa, se non fossi me.
Una good girl tutta vestitini, capelli lunghi e orecchini carini, università, feste bevendo responsabilmente, un ragazzo fisso, dieta sana e tanto esercizio fisico.

Devo andare ad una festa questa sera ma voglio solo dormire. 


Voglio solo dormire.

mercoledì 28 novembre 2012

-2

A volte penso che vorrei uscire da questo circolo vizioso che mi impedisce di fare tante cose.
A volte penso che finchè me ne sto così posso evitare di correre rischi.

In realtà penso troppe volte a troppe cose, ma ora come ora vorrei solo una persona che mi aspetti nel letto e mi tenga stretta tutta la notte senza dire niente.

Ma mi sento troppo enorme per poter essere abbracciata da qualcuno senza dargli fastidio.


E a nessuno piace avere fastidi...
non se non ne vale la pena.

martedì 27 novembre 2012

Bagagli in meno

è possibile liberarsi di tutte queste distrazioni in più; il cellulare che è anche un lettore mp3, macchina fotografica, navigatore, ed è pieno di app che non servono a niente (e i 10 euro al mese per poterci andare su internet nonostante io abbia anche un PC); gli amici parassiti o quelli che proprio non lo sono ma mi sento costretta a mantenere i rapporti perché ogni tanto li incontro a qualche festa, ci fanno una foto insieme e allora il giorno dopo vari scambi di "mi piace" e qualche messaggio buttato lì in bacheca per far presenza e sentirsi sociali. E ogni tanto si rifanno/mi rifaccio sentire perché altrimenti è brutto. Macché!
Semplicemente voi per me e io per voi siamo opzionali, rimpiazzabili e piacevolmente evitabili.
Davvero, è così facile. Noi non ci vogliamo bene, non abbiamo dei veri rapporti che si basano su scambi di vedute e momenti davvero felici insieme; siamo accomunati da un tasso alcolico molto elevato e tanta acidità e cattiveria gratuita per poter fare un discorso che faccia ridere.
Posso evitare di entrare in discorsi che riguardano altre persone o di credere alle voci di corridoio; posso evitare di dire cattiverie su qualcuno alle sue spalle perché il giovamento che ne traggo è nullo.
Su Facebook, invece di rodermi tutti gli intestini guardando le foto di ragazze più belle di me/post romantici/cazzate sessite-razziste-chinehapiùnemetta/ecc, basta togliere tutte le notizie dalla home e entrarci il meno possibile. Tanto la gente che mi interessa la vedo dal vivo.

Tutti questi fardelli, tutti questi pesi, possono essere abbandonati quando vuoi, perchè non possono strappare qualcosa che hai dentro, semmai possono alleggerirti il viaggio.

è possibile lasciare indietro tante cose.

E sto divagando perché oggi non mi va di guardarmi dentro.
Posso lasciare indietro tante cose, tante persone, ma non posso mai lasciare indietro
me.

lunedì 26 novembre 2012

Mi è stato detto di guardarmi dentro, di tirare fuori qualcosa dal mio petto e gettarla in mezzo alla stanza ed esaminarla con spirito critico.
Ma dentro me non trovo qualcosa da tirare fuori; non so cosa cercare, né dove.
Non so dove sto andando.
Non mi sono persa.

A volte quando esco di casa divento fiori, farfalle, erba, pioggia.

Ma solitamente mi trasformo in ansia, ingombrante paura, piedi veloci, aria sporca.

Ho pensato che magari ricominciare a scrivere sarebbe potuto essere un modo di buttar fuori qualcosa che non sia bile; in realtà già scrivere queste poche righe è stato un grosso sforzo.
L'angoscia di mettersi a letto